Giovedi scorso, il 24 gennaio, il Tribunal de Grande instance di Parigi ha emesso una decisione che, se non storica, è sicuramente assai significativa per il diritto globale di internet.
Per la prima volta infatti una Corte nazionale ha ordinato a Twitter di comunicare all’autorità giudiziaria tutti i dati personali in grado di identificare gli autori di tweet di natura razzista ed antisemita contraddistinti dagli hastag #unjuifmort e #unbonjuif, di per se’ gia’ abbastanza esplicativi. Il ricorso era stato presentato a novembre del 2012, tramite procedura d’urgenza, dall’Union des étudiants juifs de France (UEJF), associazione studentesca ebraica assai influente in Francia.
Per la prima volta infatti una Corte nazionale ha ordinato a Twitter di comunicare all’autorità giudiziaria tutti i dati personali in grado di identificare gli autori di tweet di natura razzista ed antisemita contraddistinti dagli hastag #unjuifmort e #unbonjuif, di per se’ gia’ abbastanza esplicativi. Il ricorso era stato presentato a novembre del 2012, tramite procedura d’urgenza, dall’Union des étudiants juifs de France (UEJF), associazione studentesca ebraica assai influente in Francia.