Tra monopoli e monòpoli… la differenza non è solo un accento.
In questo articolo Barberio attacca il collaboratore del ministro attribuendogli informazioni contraddittorie e rimescolamenti di carte. (l’argomento di Sambuco ricalca pari pari anche il documento al riguardo emanato dalla Commissione Comunicazioni della Camera)
Giova anche ricordare che sulla rete fissa c’e’ un operatore che ha un significativo potere di mercato con circa 3/4 del mercato al dettaglio e la quasi totlità del mercato all’ingrosso. Dove si vede il “ritorno” al monopolio ?
NGN, società della rete e rischi di rigurgito monopolistico delle telecomunicazioni.
…
C’è da considerare che sarà abbastanza improbabile, ma è un eufemismo, un’accettazione da parte della Unione Europea di un siffatto modello italiano.
E’ vero che la regolamentazione NGA europea è basata su un approccio di mercato. Questo non vuol dire che aiuti di Stato non siano possibili.
Anzi!
Gli aiuti di stato sono regolati dalla Commissione con le BroadBand Guidelines che regolano gli aiuti di Stato nel settore BB e NGN. Le guidelines indicano in che misura gli aiuti di Stato, anche nella forma di una partecipazione ad una società pubblica, possano essere erogati.
L’unico vero limite è quello delle zone laddove vi sia già una rete NGN oppure vi siano chiari progetti di investimenti in NGN nei prossimi 3 anni. Casi molto rari in Italia.
Tuttavia, se l’investimento pubblico avesse luogo a condizioni di mercato – cio’ con caratteristiche tipiche di un investitore privato – il problema neanche si pone.
L’articolo de Il Foglio cade in un momento particolare e non può essere un caso.
Qualcuno ha sottolineato come l’annuncio di qualche giorno fa sulla società della rete fatto dal Ministero dello Sviluppo Economico coincidesse con la scadenza dei termini indicati nel Memorandum of Understanding sottoscritto nello scorso mese di novembre tra gli operatori di telecomunicazioni italiani in seno al cosiddetto tavolo Romani.
Ma sarebbe una visione forse del tutto riduttiva
….
Appare invece più propria una contestualizzazione in seno al rimescolamento di carte del capitalismo italiano su partite storiche che riguardano governance e poteri reali su Generali, Rcs, Mediobanca, Pirelli, per citare alcune delle partite in corso.
Ovvero, il fatto che si parli di una società della rete a valle della scadenza di un MOU sulla società della rete, dopo anni che si parla della società della rete sarebbe riduttivo.
…deve essere legato ad un rimescolamento nei “poteri reali”.
Sarà la P4. 😉