Lo scritto mira ad indagare, anche alla luce dei non pochi problemi sorti durante la crisi sanitaria (specie in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica), la possibilità di fare uso in determinate circostanze del voto elettronico (a distanza), quale modalità di esercizio della sovranità. Si mettono in risalto le questioni problematiche connesse a tale tipo di voto e si propongono talune strade percorribili, a determinate condizioni, al fine della sua introduzione nel nostro ordinamento. Si dà conto anche degli strumenti predisposti in materia dall’UE e da Paesi diversi dal nostro e si ricordano pure i tentativi di utilizzo del voto elettronico (elettivo) nel nostro ordinamento.
In light of the problems arising during the global health crisis, such as access to voting during the election of the President of the Republic, this paper examines the use of remote electronic voting as a means of exercising political sovereignty, in certain defined circumstances. The paper highlights the thorny questions resulting from such forms of voting and proposes several viable paths, under specific conditions, for introducing remote electronic voting into our legal structure. The paper further explores tools used in the EU and in various other countries to implement remote electronic voting, as well as the efforts made to employ electronic electoral voting within the Italian legal system.