Riflessioni sul ripristino del dibattito pubblico. Fare i conti con le “esternalità costituzionali”

L’avvento dei social media ha eliminato le barriere di ingresso al dibattito pubblico, favorendo l’espansione del suo perimetro. A fronte di un aumento quantitativo del dibattito, vi è stata una riduzione della capacità del sistema di vagliare criticamente le idee e le informazioni in circolazione. Le soluzioni tecnologiche adottate per contrastare la proliferazione di “fake news” hanno ulteriormente aggravato la situazione in termini di sorveglianza e chilling effect sistemici, senza però riuscire a mettere sotto controllo la circolazione di notizie deliberatamente false. Il saggio affronta il tema della crisi del dibattito pubblico considerandolo come una un’infrastruttura sociale afflitta da una rara combinazione tra la “tragedia dei beni comuni” e degli “anti-comuni”. In tale quadro, suggerisce un parallelismo tra la proliferazione di “fake news” e l’eccesso di emissioni inquinanti, al fine di adattare modelli regolatori decentralizzati in uso in quest’ultimo settore. Propone l’introduzione di un “Cap” alle emissioni di informazioni e notizie per ripristinare l’infrastruttura del dibattito. Tali riflessioni tengono in considerazione le “esternalità costituzionali” dell’attuale modello e ne mettono in dubbio la “sostenibilità giuridica” sul lungo periodo.

The advent of social media has lowered the entry barriers to public debate, thus favoring the expansion of its perimeter. The flipside of such a quantitative increase in the debate has also been a reduction in the system’s ability to critically screen the flow of ideas and information. The technological solutions adopted to counter the proliferation of “fake news” have further strained the situation in terms of bulk surveillance and systemic chilling effect, without however being able to keep under control the spread of deliberately false news. The essay addresses the crisis of public debate by framing it as rare combination of the “tragedy of the commons“ and the “anti-commons” afflicting the social infrastructure of public debate. In this frame, it proposes a parallel between the proliferation of “fake news” and excess polluting emissions, in order to adapt decentralized regulatory models thereby in force. The prototypical Cap-and-Use model suggests to introduce a “cap“ to the information and news to be released on the infrastructure to restore a decentralized public debate. These reflections build on the notion of “constitutional externalities” of the current model and question its “legal sustainability” in the long term.

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