Online hate speech, diritto penale e libertà di espressione. Utopia od opportunità?

L’avvento delle nuove tecnologie nella governance del discorso pubblico impone di svolgere una riflessione circa l’opportunità di utilizzare il diritto penale quale strumento volto a contrastare (e prevenire) le condotte di online hate speech, le quali hanno assunto potenzialità lesive senza precedenti, portando con sé seri rischi per la sopravvivenza di una società democratica e plurale. A fronte della dimensione transnazionale del fenomeno, si procederà tracciando una mappatura dello stato dell’arte in Italia, mediante il ricorso ad una metodologia comparatistica che abbracci le soluzioni applicate in ambito europeo ed americano. Si rifletterà sull’efficacia delle scelte di politica criminale, valutando, quali rimedi alternativi, gli strumenti di “moderazione algoritmica” in capo agli Internet Service Providers. In conclusione, si indagheranno le interferenze tra i limiti apposti alla libertà di pensiero ed i principi che sorreggono un ecosistema penale costituzionalmente orientato, nel prisma della tutela dei diritti e delle libertà fondamentali degli utenti.

The advent of new technologies in the governance of public speech compels a reflection on the possibility of using criminal law as a means of counteracting (and preventing) online hate speech, which has taken on an unprecedented detrimental potential, leading to serious risks for the survival of a democratic and pluralistic society. In view of the transnational dimension of the phenomenon, it is intended to map the state of the art in Italy, through a comparative methodology that encompasses the solutions applied in the European and American frameworks. The effectiveness of criminal policy measures will be reflected upon, evaluating, by way of alternative remedies, the tools of algorithmic moderation in the hands of the Internet Service Providers. In conclusion, the interactions between the limits posed on freedom of thought and the principles that underpin a constitutional criminal ecosystem will be investigated through the prism of the protection of users’ fundamental rights and freedoms.

 

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