Navigando tra i concetti di spazio e tempo nel Diritto e analizzando le categorie fondamentali proposte dalla teoria generale del diritto, si è cercato attraverso un esperimento mentale di collocare le nuove tecnologie digitali nella categoria dell’oggetto giuridico: più precisamente nella cosa (considerando il planisfero open source dei cavi, dei nodi, dei satelliti, dei NOC, delle parabole, dei modem ….) e nei beni (considerando l’energia dei bit e il loro funzionamento ai sensi degli artt. 813 e 814 c.c.). Le nuove tecnologie digitali creano vero nuovo spazio (secondo i più accreditati risultati della attuale fisica teorica) e rispetto ad esso sembra necessario per il giurista ri-elaborare il concetto di “dominio” come fatto precursore del concetto di possesso e del diritto di proprietà in dimensione frattale.
Navigating between the concepts of space and time in law and analyzing the fundamental categories proposed by the general theory of law, we tried to put the new digital technologies in the category of the legal object through a mental experiment: precisely, part in the things (considering open source cables, nodes, satellites, NOCs, parables, modems ….) and part in the goods (considering the energy of the bits and their functioning in accordance with articles 813 and 814 of the Civil Code). The new digital technologies create real new space in the universe (according to the most accredited results of the current theoretical physics) and compared to it seems necessary for the jurist to re-elaborate the concept of “domain” as a precursor of the concept of possession and property right in fractal dimension.