Il contributo è percorso da un interrogativo sempre più impellente, ossia, se ed in quali termini sia realizzabile (ed auspicabile) un’impermeabilizzazione delle nostre carte costituzionali alla nuova realtà plasmata dal mondo digitale e se, in tale processo a necessaria osmosi selettiva, è il mondo digitale a doversi adeguare ai principi ed ai valori costituzionali. Al fine di accennare un tentativo di risposta a tale interrogativo, occorre vagliare preliminarmente, attraverso l’ausilio dell’ermeneutica, i processi costitutivi alla base delle tecniche di A.I.; in secondo luogo, con l’ausilio della dogmatica costituzionale si potranno ricostruire le coordinate interpretative che presiedono alla tutela del progresso ed alla definizione dei suoi limiti ed, infine, si procederà alla ricognizione delle tecniche di normazione dell’A.I., al fine di verificarne la compatibilità costituzionale.
The contribution is traversed by an increasingly pressing question, that is, whether and in what terms it is feasible (and desirable) to seal our constitutional documents to the new reality shaped by the digital world and whether, in this process with necessary selective osmosis, it is the digital world having to adapt to constitutional principles and values. In order to outline an attempt to answer this question, it is necessary to preliminarily examine, with the help of hermeneutics, the constitutive processes underlying AI techniques; secondly, with the help of constitutional dogmatics it will be possible to reconstruct the interpretative coordinates that govern the protection of progress and the definition of its limits and, finally, we will proceed with the recognition of the AI standardization techniques, in order to verify their constitutional compatibility.