Lo scritto preliminarmente evidenzia che l’ottimale riconoscimento dei nuovi diritti fondamentali, specie di quelli maggiormente toccati dallo sviluppo scientifico e tecnologico, è dato dal riferimento a consuetudini culturali invalse nel corpo sociale e delle quali si rendano quindi interpreti e garanti, ciascuno per la propria parte, legislatore e giudici. Si segnala quindi come la tutela dei diritti stessi resti demandata alla “leale cooperazione” di tutti gli operatori. Al legislatore spetta infatti la posizione di discipline duttili ed essenziali, ai giudici poi la loro specificazione-attuazione congrua rispetto ai casi: tutti comunque dovendo fare i conti con lo sviluppo scientifico e tecnologico ed attingendo alle illuminanti indicazioni offerte dall’etica. In questo quadro, si assiste alla “federalizzazione” dei diritti, testimoniata da “catene” di atti giurisdizionali che vengono a formazione a più livelli ordinamentali e istituzionali, all’insegna del principio della massimizzazione della tutela. Un modello, questo, che risulta particolarmente avvalorato nel presente contesto segnato da una integrazione sovranazionale avanzata e dallo sviluppo impetuoso della scienza e della tecnica, pur sempre bisognoso tuttavia di alimentarsi e rigenerarsi costantemente dall’etica.
The article argues that the protection of new fundamental rights, most notably of those signifi-cantly affected by the advancements in science and technology, relies on the reference to cultural atti-tudes that are seriously taken into account by lawmakers and courts. Thus, it is said that the effective protection of the same is grounded on the fair cooperation among all the relevant actors. Whereas law-makers are expected to lay down flexible and minimal legal frameworks, it is up to courts to implement the same with respect to specific cases. Both lawmakers and courts, however, should face the challenges raised by new technologies by taking ethics into consideration. In this respect, a federalization of fun-damental rights is witnessed by the emergence at different levels of a “chain” of case law aimed at grant-ing fundamental rights the highest degree of protection. This model is stimulated by the process of su-pranational integration and is spurred by the unprecedented developments in science and technology; however, it still needs to be grounded on the driving force of ethics.