Il diritto di accesso ad Internet in Italia: dal 21(-bis) al 34-bis

Se, da una parte, la recente pandemia da Covid-19 ha inciso profondamente e terribilmente sulle nostre vite, dall’altra si è rivelata un forte acceleratore dell’ingresso del digitale nella società, ponendo delle sfide non più rinviabili come il rafforzamento delle infrastrutture di connessione alla rete e la diffusione della banda ultra-larga. Nei mesi di quarantena e distanziamento sociale, proprio la possibilità di accedere ad Internet è stata l’unica cosa che ha consentito di mantenere, per quanto possibile, inalterato il proprio stile di vita. Ciò ha reso palese l’importanza di una connessione effettiva e diffusa, ponendo chi non ne disponeva in una situazione di materiale difficoltà e sostanziale discriminazione. Come anche ricordato del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che si è soffermato sulla necessità di un riconoscimento costituzionale del diritto di accesso ad Internet, tale situazione è tornata ad essere un tema di prioritario interesse e rilievo nazionale, giustificandone il rinnovato esame anche da un punto di vista giuridico. Scopo di questo lavoro sarà quindi ripercorrere brevemente l’evoluzione di tale diritto, dalla proposta di revisione costituzionale volta all’introduzione dell’art. 21-bis di Stefano Rodotà fino all’attuale ipotesi di inserimento dell’art. 34-bis. Preso atto del fatto che l’accesso ad Internet abbia ormai acquisito il “tono” del diritto costituzionale e sia pacificamente riconosciuto come un “nuovo diritto” dell’uomo, ci si soffermerà sia sull’importanza di un suo esplicito riconoscimento nella Costituzione repubblicana sia sulla conseguente esigenza di una sua celere ed effettiva attuazione a livello normativo e con precise azioni e investimenti.

The Covid-19 pandemic terribly affected our lives but it was also a strong accelerator of the incoming digital society. This situation calls for the strengthening of the Internet infrastructures, the spread of ultra-broadband connection and, from a legal point of view, for the so-called “Right to Internet access”. As the Italian Prime Minister, Giuseppe Conte, said: the right to Internet access should be introduced in the Italian constitution. Thus, this work aims to briefly talk about the evolution of the right of Internet access from a constitutional point of view up to the opportunity of its recognition in the Italian Constitution and the possibility of a fast and effective implementation through law or governmental action.

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