La sponsorizzazione, da parte degli influencer, di un determinato marchio, attraverso una condivisione solo in apparenza disinteressata, e, quindi, in assenza di avvertenza circa la natura commerciale dei contenuti postati, configura violazione degli artt. 22 e 23, d.lgs. n. 206/2005, in punto di omissioni e pratiche commerciali ingannevoli, e 7 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione commerciale. Anche alla luce di quanto previsto dal Regolamento Digital Chart, in caso di sussistenza di un rapporto di committenza tra il personaggio noto e il titolare del marchio reclamizzato, si rivela indispensabile l’utilizzo di specifici hashtag da cui desumere la natura promozionale della comunicazione online. E ciò in quanto si rende necessario tutelare la libertà di scelta del consumatore-follower nel compimento del singolo atto di consumo informandolo della circostanza di trovarsi dinnanzi ad un messaggio pubblicitario e non già al cospetto di una condivisione spontanea di un personale momento di vita dell’influencer.
The sponsorship by influencers of a specific brand, through a sharing that is only apparently disinterested, and, therefore, without a warning about the commercial nature of the content posted, constitutes a violation of Articles 22 and 23 of Legislative Decree no. 206/2005, regarding omissions and misleading commercial practices, and 7 of Code of Marketing Communication Self-Regulation. Also in light of the provisions of the Digital Chart Regulation, where there is a contractual relationship between the well-known person and the owner of the advertised brand, it is essential to use specific hashtags revealing the promotional nature of the online communication. Indeed, it is necessary to protect the freedom of choice of the consumer-follower in the single act of consumption, by informing her of being in the presence of an advertising message and not of a spontaneous sharing of a personal moment of the influencer’s life.