Pronti? Via! Si riparte

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L’estate, si sa, è tempo di giochi. E allora, nel salutare i nostri lettori, propongo a tutti un gioco di fine vacanze. Quali saranno, secondo voi, i temi caldi dell’autunno (che già si annuncia caldo di per sé)?

La mia personale lista è questa:

AGCom Partiamo col botto: con la ripresa si tornerà a ragionare del regolamento e di enforcement nel diritto d’autore. Speriamo che la pausa estiva abbia portato consiglio e che vi sia stata occasione per ripensare alle tante criticità della prima versione. Un tavolo condiviso sarebbe auspicabile, scevro da estremismi. Non sono molto fiducioso, ma la speranza è l’ultima a morire.

Banda larga Dobbiamo ancora ricordare il ritardo tecnologico che vive il nostro Paese? A quando un governo che faccia (e non prometta) investimenti per adeguarci agli standard degli altri Paesi sviluppati?

Casinò La nuova legge italiana sui casinò on line rappresenta un banco di prova per valutare la maturità di uno dei settori di maggiore sviluppo, non a caso, in tempo di crisi. La legislazione italiana potrebbe essere d’esempio ad altri Paesi, dove l’esigenza di fare cassa sta determinando una forte spinta sul comparto dei giochi (esempio su tutti: la Grecia). C’è molto fermento in Europa, ma la necessità di mantenere i proventi in patria sta portando a normative in evidente contrasto con i principi comunitari (ancora una volta la Grecia, ma anche la Germania). Nei prossimi mesi, su questo punto, sicuramente non mancherà lavoro per la Corte di Giustizia.

Distribuzione Se ne parla poco, ma è uno dei nodi del diritto d’autore e dell’intera industria culturale. La  distribuzione delle opere, gli accordi (in particolare quelli verticali) tra i diversi operatori. Provate a ragionare qualche istante sulle connessioni tra produttori, distributori, ecc. nel mercato cinematografico e televisivo. Forse i tempi sono  maturi per iniziare a discutere del modo di rompere le catene che vincolano, troppo, il mercato dei contenuti.

EBay La decisione della Corte di Giustizia nel caso l’Oréal è stata un duro colpo. Vedremo come reagirà il più grande sito di aste. Nel frattempo, piccoli (ma diversi) eBay crescono. Io scommetto su Phlur, una piattaforma (a breve attiva) creata da un giovane e brillante bergamasco trapiantato da anni all’estero, che si propone di combinare i vantaggi dei social network con i canali delle vendite on-line.

Facebook F come Facebook, naturalmente. Tra le novità più interessanti, dal 22 settembre, la distribuzione diretta di contenuti musicali. Non so voi, ma sono molto curioso di vedere quali novità ci attendono.

Google Se la F richiama immediatamente Facebook, alla lettera G non può che esserci Google. Il caso Vividown rappresenta un nervo scoperto ed è ancora il precedente che richiama maggiormente l’attenzione dei commentatori stranieri: nella mia personale esperienza, vanto ben tre inviti a convegni internazionali per parlare unicamente di questo caso (il prossimo tra quindici giorni a Londra). Ma Google –  e più in generale i motori di ricerca – sono diventati il capro espiatorio dei problemi della Rete: i precedenti Google Suggest e Yahoo/About Elly ne sono un esempio.

Hotmail (e soprattutto MSN) Una lettera la dedico al recente passato e non al prossimo futuro. Quanti di voi rimpiangono il vecchio MSN? Il transito verso Facebook è stato come passare dal bar sport sotto casa, dove si è sempre gli stessi quattro gatti e la privacy neanche si sa cosa sia, ad una discoteca superaffollata nel centro di una grande città. Ci si diverte di più, ma la nostalgia per il biliardino resta.

Investimenti (e crisi) Tema inevitabile, anche per l’ITC. L’asse mondiale si è spostato: i nuovi americani sono cinesi e indiani. Forse l’Europa sta diventando il nuovo terzo mondo? Probabilmente, è una conclusione eccessiva – anche se già preconizzata da alcuni economisti – ma occorre studiare, seriamente, le ricette per uscire dalla crisi. Le soluzioni sono molteplici: l’importante è evitare misure che si limitino a tamponare. Investire, anche in tempo di crisi, è una di queste: la speranza è che, anche attraverso strumenti di venture capital, ci sia la possibilità di trasformare le tante buone idee di giovani startuppers in realtà imprenditoriali.

Libri Il commercio elettronico stenta a decollare nel nostro Paese. I numeri sono ancora molto bassi. Un mercato in crescita, nelle transazioni via internet, è stato però quello dei libri. Ma il governo, sempre attento ad incentivare le potenzialità di internet, ha appena passato una nuova legge che limita al 15% gli sconti operabili sui libri. Una mossa che danneggia fortemente non solo Amazon, ma anche le imprese italiane che avevano impostato il proprio business in rete. Parafrasando Nanni Moretti: va be’ continuiamo così, facciamoci del male.

MySpace Siamo proprio sicuri che quello che un tempo fu il più grande social network sia sul viale del tramonto? Il mio profilo lì è fermo da mesi, ma io continuo a considerare le potenzialità di MySpace enormi. Katy Perry e gli Arctic Monkeys – per citare i primi nomi che mi vengono in mente – si sono affacciati al mondo così. Sicuri che sia già il momento di mandare tutto in soffitta?

Netflix (e, in generale, il mercato dell’on-demand). Quanti di voi guardano ancora i film che gli propina la TV?

Ottawa Il mese prossimo sarò ad Ottawa per un convegno sui problemi del copyright in Europa. Ringrazio pubblicamente gli amici di IP Osgoode – centro di ricerca gemellato con Medialaws – per l’invito e propongo a tutti di riflettere su di un aspetto: il mondo (Stati Uniti e Canada inclusi) guarda all’Europa, al suo processo di armonizzazione giuridica. Non dimentichiamolo: il diritto di internet e della proprietà intellettuale sono espressione di dinamiche globali. E, quindi, dovremmo ricordare sempre che i problemi che affrontiamo necessitano soluzioni a livello transnazionale, evitando inutili fughe in avanti: basi pensare, ad esempio, a quanto avvenuto con l’Hadopi in Francia e con l’AGCM ovvero a talune applicazioni giurisprudenziali in materia di responsabilità degli intermediari che talora non poco hanno sofferto di interpretazioni, a mio sommesso avviso, eccessivamente “personali”.

Pacchetti turistici L’emanazione della Travel Package Directive è prossima. Molti i punti che riguarderanno l’acquisto dei pacchetti via internet. Grandi le novità in vista per Expedia, Ryanair e compagni.

Q&A Quanti di voi cercano informazioni mediche o legali su internet? Recentemente si è molto parlato del boom dei consulti via Skype. Non sarebbe il caso di discuterne seriamente, senza demonizzazioni né semplicismi?

RAI Un vecchio barcone che fa acqua da tutte le parti e perde, pian piano, i migliori marinai. Qualcuno propone di privatizzarla. Ma siamo davvero sicuri che ci sia qualcuno disposto a comprare?

Streaming RTI/Mediaset ha lanciato la guerra allo streaming. La sezione specializzata in proprietà intellettuale del Tribunale  di Roma ha passato l’estate a confrontarsi con decine di azioni giudiziarie che hanno coinvolto tutti, dai più grandi player del mercato dell’ITC sino ai più giovani “smanettoni”. Che succederà nei prossimi mesi?

Tagli No, la crisi, per una volta, non c’entra. Ho letto recentemente due libri che parlano, rispettivamente, della censura nella musica e nei film. Molto interessanti, con una marea di aneddoti divertenti e interessanti. La censura, parola troppo spesso abusata, è solo un retaggio del passato? Quali le nuove forme di censura, secondo voi?

Università Lo dico senza retorica: sono orgoglioso di essere un accademico. Deprimere l’università, e l’intero sistema dell’istruzione, significa deprimere un’intera nazione. La prospettiva di diventare il nuovo terzo mondo, così facendo, si approssima a grandi passi.

Viadeo È il social network destinato ai professionisti di maggior successo in Francia, dove ha scalzato Linkedin. È sbarcato recentemente in Italia: mi sembra funzioni bene e ho da poco aperto un profilo. Chi di voi l’ha già provato?

Zynga Gli inventori di Farmville dovranno confrontarsi con un po’ di rogne per quanto riguarda brevetti e diritti d’autore delle loro creature. Dopo la stagione del raccolto si annuncia un periodo di carestia?

P.S. come nel cruciverbone di Toti e Tata si vince solo se si risponde ad ogni lettera e si fa l’en plein. E comunque, bambini, i biglietti per andare a vedere lo spettacolo di Rossana Doll non ce li abbiamo…

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2 Comments

  1. oreste pollicino on

    grande primo post di ripresa Maestro! Sono d’accordo su tutto, tranne sul fatto che Google sia diventato il capro espiatorio dei problemi della rete. Google è la più bella invenzione di questo e dello scorso millennio, ma deve accettare il responso dei giudici, sia quando questi gli danno ragione (è più facile), sia quando gli danno torto (meno facile). Detto questo, non ci sono dubbi che la decisione di Magi abbia numerosi molti punti deboli, che sono stati identificati al meglio dagli Avvocati di Google in appello e che anch’io, nel mio piccolo, ho cercato di fare emergere in quel libretto che è stato interpretato come uno schieramento di campo che, in vero, io non ho mai fatto. Quindi nessuna sorpresa per un (giusto) ribaltamento della decisione di primo grado

  2. Giovanni Maria Riccio on

    Caro Oreste,
    sul tema sto scrivendo un articolo, quindi avremo modo di discuterne ampiamente.
    Primo post, primo errore: ITC anziché ICT (non una, ma ben due volte…ma tu sai a che ora scrivo, qualche refuso ci sta…).
    Un abbraccio
    g.

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