Nella giornata di ieri l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Niilo Jaaskinen ha reso le sue conclusioni in relazione alla causa C-461/10 (Bonnier Audio AB, Earbooks AB, Norstedts Förlagsgrupp AB, Piratförlaget Aktiebolag, Storyside AB c. Perfect Communication Sweden AB («ePhone»), su alcune questioni riguardanti la possibilità di ingiungere a fornitori di accesso ad internet di comunicare i dati personali dei propri abbonati in caso di violazioni di diritti di proprietà intellettuale da parte dei propri abbonati e la necessità di tutela dei dati personali. Le conclusioni vertono sull’interpretazione della direttiva 2006/24/CE relativa alla conservazione di dati generati o trattati nell’ambito della fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico o di reti pubbliche di comunicazione, della direttiva 2002/58/CE relativa alla tutela della vita privata e al trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche (che è stata modificata dalla direttiva 2009/136/CE) nonché della direttiva 2004/48/CE (cd. direttiva Enforcement). Bonnier Audio AB e altre società editrici, titolari di diritti di riproduzione, edizione e messa a disposizione del pubblico di opere (audiolibri)) avevano riscontrato la condivisione illecita su internet delle opere su cui detenevano diritti, e, pertanto, avevano chiesto (al Tribunale di primo grado svedese) ed ottenuto un’ingiunzione nei confronti del fornitore d’accesso ad internet ePhone affinché fornisse i nomi e gli indirizzi dei soggetti riconducibili agli indirizzi IP coinvolti nella presunta condivisione illecita. ePhone ha proposto appello, sostenendo la contrarietà dell’ingiunzione alla direttiva 2006/24/CE. Here to read more,
La Corte di Giustizia torna su copyright e diritto alla riservatezza
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