Lo scorso 9 novembre, la Corte d’Appello dell’Aquila, con la sentenza n. 1659/2021, ha affermato che chi sia stato soggetto ad una ingiusta sospensione dall’utilizzo del proprio account può chiedere e ottenere il risarcimento del danno da parte del social network che ha operato la sospensione.
Il giudice d’appello ha anche colto l’occasione per fare il punto sul rapporto contrattuale che si instaura quando ci si iscrive ad una community virtuale, identificando quali siano i diritti e i doveri di chi utilizza queste piattaforme.
Secondo il giudice, in particolare il social network può prevedere delle regole di comportamento e utilizzo del social che vengono accettate dall’utente con l’adesione al contratto e che, in caso di violazione, possono portare al cosiddetto “ban” dell’utente. Bisognerà quindi, nei giudizi di siffatta natura, verificare se la sanzione operata dal social network sia legittima e, se così non fosse, dare la possibilità all’utente di chiedere il risarcimento danni anche solo per aver patito un danno alle relazioni sociali.