Kubrick contro l’iPad, anzi prima – 2001 Odissea nello Spazio usata da Samsung nella causa intentata da Apple sul Galaxy Tab: il design dell’iPad non è nuovo, è copiato dal film di Kubrick.

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Nel bel mezzo di una delle cause di proprietà intellettuale più rilevanti del momento per il suo impatto sul mercato, è spuntato Stanley Kubrick. Nella disfida in corso tra Apple e Samsung riguardo il tablet coreano Galaxy Tab c’è finito infatti anche uno spezzone di 2001 Odissea nello Spazio.
Una breve sequenza del capolavoro di Kubrick è stata allegata come prova dai legali di Samsung per dimostrare che l’iPad, di cui è accusata di aver copiato il design, non ha i crismi della prior art. Il tablet di Apple non sarebbe un oggetto dal design tutelabile semplicemente perché esisteva già prima. E la dimostrazione della sua esistenza sarebbe, secondo lo studio di avvocati che difende Samsung nei tribunali europei, proprio in 2001 Odissea nello spazio, dove due membri dell’equipaggio mangiano guardando un video su una tavoletta dalle dimensioni e dalla forma molto simili all’iPad. La somiglianza è veramente impressionante, molto di più dell’altra prova allegata da Samsung, alcune immagini tratte dalla serie britannica Tomorrow People, andata in onda negli anni ’70, dove la tavoletta è più greve, spessa e squadrata.
Invece Kubrick, o Arthur C. Clarke (che scrisse la scenaggiatura) o gli ingegneri che realizzarono gli oggetti di scena del film sembrano aver avuto nel 1968 l’immaginazione giusta e aver previsto come sarebbero andate le cose quaranta anni dopo, il brevetto è stato infatti depositato nel 2004 . La Prior Art (o ‘stato dell’arte’ o ‘arte prima’ in italiano) è una delle condizioni da soddisfare per poter brevettare un prodotto innovativo, o meglio è il modo di invalidarne uno. Se infatti si dimostra che prima che qualcuno brevettasse qualcosa, questo qualcosa esisteva già, il brevetto non è valido perché non risponde a uno dei requisiti necessari: ovvero la novità dell’oggetto. Se il brevetto sull’iPad non vale, non ha valore nemmeno l’accusa contro il Galaxy Tab. O almeno così ha provato a sostenere la difesa di Samsung. Al momento la prova non è stata sufficiente, e Samsung è stata costretta a sospendere le vendite del modello che avrebbe dovuto sottrarre importanti quote di mercato ad Apple, e a ritirarne un nuovo modello presentato nei giorni scorsi all’Ifa di Berlino (la più importante fiera di elettronica di consumo europea) proprio nei giorni della fiera. Seppur perdente la strategia degli avvocati del colosso coreano è, oltre che curiosa, uno stimolo a riflettere su alcuni fondamenti della proprietà intellettuale. E sul valore che hanno le idee, prima ancora che questo venga riconosciuto da un Ufficio Brevetti.

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