Nella settimana che volge al termine la Commissione europea ha presentato una serie di proposte volte ad ammodernare le società di gestione collettiva dei diritti d’autore musicali e incentivarne la trasparenza e l’efficienza. Le nuove tecnologie digitali offrono grandi opportunità a autori, consumatori e imprese. Siamo di fronte a un vero e proprio boom della domanda di contenuti culturali accessibili online (canzoni, film, libri, ecc….) e di servizi online. Questa domanda non conosce frontiere né restrizioni nazionali.
Le società di gestione collettiva entrano in gioco proprio a tale proposito, specialmente nel settore della musica. Tali società gestiscono collettivamente, per conto di compositori e parolieri, la concessione di licenze per l’utilizzo online dei brani musicali protetti dal diritto d’autore, riscuotono le royalty e le distribuiscono ai compositori e ai parolieri. Tuttavia, alcune società di gestione collettiva faticano ad adattarsi alle esigenze imposte dalla gestione dei diritti per l’utilizzo online delle opere musicali, in particolare in un contesto transfrontaliero.
La proposta della Commissione impone il rispetto di standard comuni europei a tutte le società di gestione collettiva che intendano concedere licenze multiterritoriali per il proprio repertorio. In tal modo, per i fornitori di servizi sarà più agevole ottenere le licenze necessarie per la diffusione di opere musicali online in tutta l’UE e per garantire che i compensi siano riscossi correttamente e distribuiti in modo equo a compositori e parolieri. Più in generale, le società di gestione collettiva, indipendentemente dal settore in cui operano, dovranno rispettare gli standard europei che stabiliscono un miglioramento della gestione e una maggiore trasparenza nello svolgimento delle loro attività. Il cambiamento di alcune pratiche adottate dalle società di gestione collettiva è orami impellente, come dimostrano i recenti casi in cui le royalty incassate per conto dei titolari di diritti sono andate perdute a causa di errate politiche di investimento o di lungaggini nel versamento delle royalty ai titolari di diritti.
Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: “È necessario dare vita a un mercato unico digitale europeo che sia al servizio di autori, consumatori e fornitori di servizi. Il miglioramento delle società di gestione collettiva permetterebbe ai fornitori di servizi di proporre nuovi servizi a livello internazionale, a beneficio sia dei consumatori europei che della diversità culturale. Più in generale, le società di gestione collettiva dovrebbero operare in piena trasparenza e garantire che la remunerazione degli autori per il loro lavoro avvenga in tempi più rapidi. Ciò è fondamentale per sostenere gli investimenti nelle attività creative e nell’innovazione, che a loro volta porteranno ad un aumento di crescita e competitività.”. Here to read more.