I content providers, come Google e Facebook, “fanno un utilizzo massiccio delle nostre reti ma non contribuiscono affatto al loro sviluppo”: invece per loro non possono esserci “pasti gratis”. Lo afferma Franco Bernabe’, ad di Telecom Italia, intervistato dal ‘Financial Times’ nella sua qualita’ di presidente del Gsma, l’associazione che riunisce gli operatori di telefonia mobile. Bernabe’ ha ribadito il principio di ‘neutralita” nel trattamento del traffico sul Web ma ha sottolineato come gli operatori “possono offrire nuovi servizi di qualita’ superiore ai content providers cosi’ che questi possano servire meglio i loro utenti”. Servizi che “naturalmente saranno remunerati”. Le parole di Bernabe’ giungono in vits del summit del prossimo 3 marzo organizzato dalla Commissione europea con i vertici delle compagnie telefoniche e dei fornitori di contenuto. (Adnkronos)
Bernabè, content providers usano reti ma non ne pagano lo sviluppo
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