Fabio Dell’Aversana, Le libertà economiche in Internet: competition, net neutrality e copyright

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Fabio Dell’Aversana, Le libertà economiche in Internet: competition, net neutrality e copyright, Roma, Aracne editrice, giugno 2014, pp. 296, ISBN: 978-88-548-7479-4. Il volume è pubblicato nell’ambito della collana Diritto e Policy dei Nuovi Media diretta dai proff. Oreste Pollicino e Giovanni Maria Riccio

 

L’avvento delle comunicazioni telematiche ha modificato importanti aspetti della nostra vita, individuale e collettiva, e ha sollecitato la riflessione del giurista, resa urgente in alcuni casi dalla rapidità e pervasività dei cambiamenti registrati. Quest’affermazione ben descrive l’evoluzione di Internet, tecnologia che, nel corso degli ultimi anni, ha rivoluzionato il tradizionale approccio allo studio dei mezzi di comunicazione: temi classi, dunque, stimolano riflessioni nuove che, però, non possono mai contraddire i principi fondamentali del nostro ordinamento.

Il lavoro, dunque, cerca di rispondere ad alcuni interrogativi: può l’impiego delle nuove tecnologie alterare il regime giuridico previsto in Costituzione per la tutela delle libertà economiche? Esistono degli obblighi aggiuntivi rispetto a quelli tradizionalmente catalogati nell’ambito del c.d. statuto generale dell’imprenditore quando l’iniziativa economica è esercitata in Internet? E, dunque, è utile introdurre una lex specialis che sia applicabile alle sole società operanti sul world wide web? L’Autore analizza le questioni appena poste ripercorrendo il dibattito riguardante tre attualissime questioni: competition online, network neutrality e tutela del copyright in Internet. In particolare, il primo capitolo è incentrato sulla ricostruzione della disciplina antitrust applicabile alle imprese operanti nella web economy. La soluzione proposta esclude la configurazione di una zona franca per gli operatori economici, nella misura in cui suggerisce di regolare Internet tenendo ben presente la ratio giustificatrice del diritto della concorrenza; inoltre, essa consente all’Autore di sviluppare – in una prospettiva de jure condendo – una più ampia riflessione sulle categorie generali del diritto antitrust. I capitoli centrali del lavoro sono dedicati al delicato tema della neutralità della rete. Tutta la ricostruzione ruota attorno ai seguenti interrogativi: cui prodest una rete a più velocità, che consenta ai grandi operatori economici di discriminare gli utenti e i content provider in ragione di valutazioni economiche? Negare la neutralità della rete conduce, forse, a una sorta di contradictio in adjecto rispetto alle finalità perseguite con lo sviluppo di Internet? Infine, nell’ultimo capitolo, si affrontano i problemi posti dalla tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica. Dopo aver ricostruito i principali problemi tecnici connessi alla diffusione telematica delle opere di ingegno, l’Autore conclude sostenendo l’inopportunità e illegittimità di un sistema normativo che, in virtù di sanzioni meramente repressive, sia fonte di (irragionevoli) compressioni delle libertà fondamentali interessate dal tema.

Lo studio delle libertà economiche stimola anche riflessioni di più ampio respiro su tematiche riguardanti altre branche del diritto. Per esempio, in tutto il lavoro vi sono ampi riferimenti alle competenze delle Autorità Amministrative Indipendenti: in più occasioni, infatti, l’Autore si preoccupa di analizzare quale sia il ruolo da attribuire a queste ultime con riguardo alle tematiche sopra ricordate. La soluzione ai relativi problemi è sempre data in virtù di un approccio multidisciplinare: Internet, infatti, pone questioni rilevanti sia per il diritto pubblico che per il diritto dei privati e non sono rari i casi in cui il medesimo fatto richieda l’analisi congiunta di studiosi di discipline diverse.

Le tematiche trattate consentono all’Autore di concludere affermando che è compito del giurista – e, in particolare, del costituzionalista – trovare le regole giuste per Internet, il cui contenuto non potrà ignorare le tante peculiarità – in primis: tecniche – della rete.

 

Profilo biografico 

Fabio Dell’Aversana ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto pubblico e costituzionale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Nel 2010, presso la medesima Università, ha conseguito con la votazione di 110 e lode la laurea magistrale in giurisprudenza, discutendo la tesi in istituzioni di diritto privato. Contemporaneamente agli studi giuridici, ha completato la propria formazione presso il Conservatorio di Musica di Napoli “San Pietro a Majella” conseguendo, cum laude, i diplomi accademici di primo e secondo livello in pianoforte. È autore di una monografia e di vari saggi: Le libertà economiche in Internet: competition, net neutrality e copyright, Roma, 2014 (il volume è pubblicato nella collana Diritto e Policy dei Nuovi Media diretta dai proff. Oreste Pollicino e Giovanni Maria Riccio); Il minore: autore dei contratti telematici, in A. Ciancio – G. De Minico – G. Demuro – F. Donati – M. Villone (a cura di), Nuovi mezzi di comunicazione e identità: omologazione o diversità?, Roma, 2012 (pubblicato anche in G. De Minico (a cura di), Nuovi media e minori, Roma, 2012); Nota alla Segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulle recenti proposte di legge in materia di concorrenza e liberalizzazioni, in Osservatorio sulle fonti, 2012, 1; L’actio finium regundorum tra le Autorità Amministrative Indipendenti nella repressione delle pratiche commerciali scorrette: la posizione del Consiglio di Stato, in Forum di Quaderni Costituzionali, 2012; Il “regime patrimoniale” della famiglia di fatto, in Vita notarile, 2012, 2; Segregazione patrimoniale e famiglia di fatto, in Gazzetta forense, 2012, 3. Dal giugno 2011 collabora con la rivista Osservatorio sulle fonti, diretta dal prof. Paolo Caretti: in particolare, segue le attività normative dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture. È docente di diritto e legislazione dello spettacolo presso vari Conservatori di Musica e cultore della materia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

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