Il Garante prescrive ad una società energetica misure per garantire tranquillità a utenti e consumatori
Il Garante privacy è intervenuto sul fenomeno delle cosiddette telefonate “mute”, quelle cioè nelle quali il destinatario, dopo aver sollevato il ricevitore, non viene messo in comunicazione con alcun interlocutore. Sempre piû numerosi sono gli abbonati che si rivolgono all’Autorità per segnalare la ricezione ripetuta e continua, a volte anche per 10-15 volte di seguito, di chiamate di questo tipo.
Il fenomeno nasce dall’uso da parte delle aziende di sistemi di instradamento automatico di telefonate allo scopo di porre in comunicazione gli utenti contattati con i call center addetti alla promozione di servizi e prodotti di quelle stesse aziende. Questi sistemi se impropriamente utilizzati possono provocare gravi disagi agli utenti.
E’ quanto accaduto con una grande società energetica, la prima ad essere finita nel mirino del Garante. Il sistema utilizzato dalla società prevedeva infatti la possibilità dell’inoltro ai vari call center di un numero di telefonate anche molto superiore alla capacità ricettiva degli operatori. Questo al fine di evitare tempi morti o inattività. La conseguenza però era che non per tutte le chiamate c’era sempre un operatore disponibile. Chi rispondeva si trovava dunque di fronte ad una telefonata “muta” che, soprattutto se ripetuta, provocava negli utenti fastidi e anche allarme. Here to read more.