Il 30 novembre 2011 il Senato italiano ha definitivamente approvato, in terza lettura, il disegno di legge n. 2322-B (il “DDL”) recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – c.d. Legge Comunitaria 2010.
Tra le 23 Direttive UE oggetto di recepimento, l’art. 9 del DDL delega il Governo italiano ad emanare, entro tre mesi dall’entrata in vigore della Legge Comunitaria 2010, decreti legislativi per l’attuazione delle Direttive 2009/136/CE e 2009/140/CE.
Più in particolare, la Direttiva 2009/136/CE modifica le Direttive 2002/22/CE (relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica), 2002/58/CE (relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche) ed il Regolamento (CE) n. 2006/2004 (sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori).
La Direttiva 2009/140/CE modifica le Direttive 2002/21/CE (che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica), 2002/19/CE (relativa all’accesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione delle medesime) e 2002/20/CE (relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica).
Ai sensi del DDL, l’attuazione delle Direttive dovrà avvenire anche apportando le opportune modifiche al Codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. n. 259/2003), al Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/2003) e al D.Lgs. n. 269/2001 relativo alle apparecchiature radio ed ai terminali di telecomunicazione.
I decreti legislativi di recepimento dovranno essere adottati nel rispetto dei criteri sanciti dal comma 4 dell’art. 9, fra i quali è possibile citare i principi in materia di:
– garanzia di accesso al mercato con criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità (lett. a);
– rispetto dei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, nell’ambito dei procedimenti restrittivi dell’accesso alle reti di comunicazione elettronica (lett. b);
– gestione efficiente, flessibile e coordinata dello spettro radio, senza distorsioni della concorrenza ed in linea con i principi di neutralità tecnologica e dei servizi, nel rispetto degli accordi internazionali pertinenti, nonché nel prioritario rispetto di obiettivi d’interesse generale o di ragioni di ordine pubblico, pubblica sicurezza e difesa (lett. c);
– possibilità di introdurre, in relazione alle ipotesi di cui alla lett. c), limitazioni proporzionate e non discriminatorie in linea con quanto previsto nelle Direttive oggetto di recepimento (lett. d);
– rafforzamento delle prescrizioni sulla trasparenza dei contratti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica, in tema di prezzi, qualità, tempi e condizioni di offerta dei servizi (lett. g);
– rafforzamento delle prescrizioni in tema di sicurezza e riservatezza delle comunicazioni, nonché di protezione dei dati personali e delle informazioni già archiviate nell’apparecchiatura terminale (lett. i);
– definizione del riparto di attribuzioni tra AGCom e Garante per la protezione dei dati personali, nell’adempimento delle funzioni previste dalle Direttive in questione (lett. q);
– revisione delle sanzioni e degli illeciti già previsti nelle materie in rilievo, con particolare riguardo alle previsioni del Codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al citato D.Lgs. n. 259/2003 (lett. r).
Ulteriori informazioni sui contenuti della Legge Comunitaria 2010 sono pubblicate dal Dipartimento per le Politiche Europee presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a questo link .