L’intelligenza artificiale sta già avendo e continuerà ad avere negli anni a venire un impatto significativo sul mondo del lavoro, con effetti sia positivi, sia negativi. Tra gli aspetti da prendere in considerazione c’è il fatto che sempre più i datori di lavoro utilizzano gli strumenti tecnologici, in generale, e l’intelligenza artificiale, in particolare, come mezzi per esercitare le loro funzioni di controllo. Questo può avere ricadute avverse quanto al rispetto dei periodi di riposo dei lavoratori. Nell’articolo, si svolgono alcune considerazioni relative a talune garanzie procedurali che devono trovare applicazione sulla base del regolamento (UE) 2024/1689 sull’intelligenza artificiale e che potrebbero assumere rilievo al fine della tutela dei periodi di riposo dei lavoratori e, perciò, del diritto alla disconnessione. Inoltre, si sottolinea l’esigenza di arrivare a riconoscere l’esistenza del diritto alla disconnessione per via pretoria, in assenza di interventi da parte dei legislatori nazionali o europeo.
Artificial intelligence is already having and will continue to have a significant impact on the labour environment in the years to come, with both positive and negative effects. Among the aspects to be taken into account is the fact that employers increasingly use technological tools, in general, and artificial intelligence, in particular, as a means of exercising their control functions. This can have negative repercussions on the respect of workers’ rest periods. In the article, some comments are made on certain procedural safeguards that have to be applied on the basis of Regulation (EU) 2024/1689 on artificial intelligence and which could be relevant for the protection of workers’ rest periods and, therefore, the right to disconnect. In addition, the need to recognise the existence of the right to disconnect by way of judicial decisions, in the absence of intervention by national or European legislators, is emphasised.