Attraverso l’analisi della sentenza della Corte di Giustizia NH c. Associazione Avvocatura per i diritti LGBTI-Rete Lenford dello scorso aprile, il contributo intende offrire alcune riflessioni circa l’interpretazione e l’applicazione del principio di non discriminazione nell’alveo del diritto dell’Unione europea e di come ciò agisca sulla tutela della libertà d’espressione “discriminatoria”. In particolare, il principio di non discriminazione sembra indossare una nuova veste, attribuendo un ancora più inatteso ruolo alla Corte di Giustizia in tema di tutela delle libertà fondamentali. A tali conclusioni si giunge dopo aver esaminato nel dettaglio le motivazioni del caso di specie e le posizioni istituzionali e giurisprudenziali nazionali e sovranazionali degli ultimi tempi in tema di hate speech, che molto verosimilmente hanno influenzato la decisione in esame.
Il caso Taormina e la Corte di Giustizia. Dalla libera espressione alla discriminazione
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