Dopo la sentenza della corte di Berlino, questa volta è il turno di una corte belga, la quale ha condannato Facebook in quanto non avrebbe mai informato gli utenti, in modo chiaro e sufficiente, in merito alle modalità di raccolta dei dati e sull’utilizzo degli stessi. La questione problematica riguarda la navigazione su siti esterni in quanto Facebook grazie al tasto “condividi” e “mi piace” è in grado di seguire l’utente su qualsiasi sito e raccogliere i dati di navigazione, purchè sia loggato sul social. Una pratica, non di certo da sottovalutare e che consentirebbe a Facebook di profilare l’utente e ottenere dati preziosi per le inserzioni pubblicitari. La corte belga ha quindi intimato che vengano cancellati tutti i dati degli utenti belgi raccolti in questo modo. Facebook ha prontamente replicato che l’utente è sempre informato in merito all’attività di raccolta dati (conforme alle norme vigenti) e che sono disponibili strumenti che consentono di bloccare il tracciamento stesso.
Corte Belga condanna Facebook: tracciamento di utenti anche su siti esterni
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