Nel disciplinare il reato di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente, il decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216 ha cercato di colmare una lacuna emersa nel sistema penale previgente a tutela della riservatezza offesa da aggressioni alla medesima provenienti dall’impiego di strumenti captativi a carattere tecnologico, punendo quelle
compiute da chi è presente nell’ambiente sottoposto a registrazione audio e/o video. L’articolo esamina gli elementi soggettivi e oggettivi del delitto e si sofferma in particolare sull’estraneità della captazione e dell’uso del materiale captato dal factum criminis. La nuova fattispecie punisce infatti la sola diffusione, lasciando quindi la captazione a mero antefatto penalmente irrilevante. Se questa scelta sembra coerente con la considerazione che la riservatezza è offesa solo nel caso di diffusione, essa tuttavia rende la nuova tutela inefficace nel momento in cui la diffusione sia garantita dal diritto di cronaca, creando quelle lacune che si voleva colmare, specie nel caso di separazione soggettiva tra chi capta e chi diffonde.
compiute da chi è presente nell’ambiente sottoposto a registrazione audio e/o video. L’articolo esamina gli elementi soggettivi e oggettivi del delitto e si sofferma in particolare sull’estraneità della captazione e dell’uso del materiale captato dal factum criminis. La nuova fattispecie punisce infatti la sola diffusione, lasciando quindi la captazione a mero antefatto penalmente irrilevante. Se questa scelta sembra coerente con la considerazione che la riservatezza è offesa solo nel caso di diffusione, essa tuttavia rende la nuova tutela inefficace nel momento in cui la diffusione sia garantita dal diritto di cronaca, creando quelle lacune che si voleva colmare, specie nel caso di separazione soggettiva tra chi capta e chi diffonde.
By criminalizing the dissemination of illegal audio/video recordings the Legislative Decree no. 216 of 29 December 2017 aims at strengthening the protection of the right to privacy of the aggrieved person from any third parties’ interference through the use of new technologies. The essay explores the substantive and objective requirements
of this new offense and addresses the lack of coverage of the acts of recording or using the recording. In fact, the offense introduced by the Legislative Decree does only cover the conduct of circulating audio and video recording, while the act of recording is not relevant per se from a criminal law perspective. The article argues that, while
this approach is compatible with the view that the right to privacy is affected only in case of dissemination of the relevant recordings, no protection is afforded in case the circulation is legally authorized on the basis of the exercise of the freedom of press.
of this new offense and addresses the lack of coverage of the acts of recording or using the recording. In fact, the offense introduced by the Legislative Decree does only cover the conduct of circulating audio and video recording, while the act of recording is not relevant per se from a criminal law perspective. The article argues that, while
this approach is compatible with the view that the right to privacy is affected only in case of dissemination of the relevant recordings, no protection is afforded in case the circulation is legally authorized on the basis of the exercise of the freedom of press.