Codice della privacy. Tutela e sicurezza dei dati personali – a cura di Emilio Tosi

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Codice della privacy

CODICE DELLA PRIVACY – Tutela e Sicurezza dei Dati Personali

a cura di Emilio Tosi

La Tribuna, 2016

Pagine 1458 – Prezzo 35 €

 

 

“Dalla data dell’entrata in vigore della prima normativa quadro in materia di trattamento dei dati personali – 8 maggio 1997 – ad oggi” – così scrive il curatore dell’opera Emilio Tosi, Professore Aggregato di Diritto Privato nell’Università di Milano Bicocca e Managing Partner di Tosi & Partners High Tech Legal nell’aggiornatissimo Codice recentemente pubblicato per i tipi La Tribuna – “si è progressivamente rafforzata e sviluppata una diffusa cultura della tutela e sicurezza dei dati personali in Italia e nella UE. Il rapido susseguirsi di interventi normativi generali e settoriali in materia ha, però, creato non poche difficoltà operative di interpretazione e coordinamento tanto ai giuristi che agli operatori economici e ai cittadini ormai destinati – tutti – a confrontarsi quotidianamente con tali nuove e delicate problematiche.

Si pensi alle pervasive problematiche poste dal trattamento dei dati personali raccolti mediante piattaforme die-commerce, motori di ricerca, social network, Internet of Things (IoT), wearables, droni, rilevatori biometrici e last but not least dal trattamento dei dati genetici.

Tenuto conto della complessità e attualità della materia e della già considerevole elaborazione normativa ad oggi formatasi, si è ritenuto utile – a supporto dell’opera interpretativa del giurista, dell’applicazione aziendale della normativa e della tutela dei diritti della persona fisica – raccogliere in un Codice della Privacyla normativa comunitaria, interna e internazionale inerente la tutela e la sicurezza dei dati personali, unitamente ai più significativi provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali”.

Il Codice si compone di una prima parte generale dedicata alla normativa comune seguita da una corposa parte speciale ordinata in voci alfabetiche di cui si segnalano le voci principali e precisamente:
Amministratori di sistema; Autorità garante per la protezione dei dati personali; Autorizzazioni generali per il trattamento dei dati particolari; Autorizzazioni generali al trasferimento dei dati all’estero; Beni culturali e del paesaggio; Carte magnetiche; Casellario giudiziale; Codici deontologici; Contratti telematici, firme elettroniche e firma digitale; Dati anagrafici e stato civile; Dati assicurativi; Dati bancari; Dati biometrici; Dati sulla circolazione stradale; Dati customer care; Dati etichette RFID; Dati finanziari; Dati fiscali; Dati genetici; Dati giudiziari; Dati PMI; Dati sanitari; Dati traffico telefonico e telematico; Fidelity card; Furti di identità; Indagini difensive; Media conciliazione; Misure minime di sicurezza; Pubblica sicurezza; Regolarizzazione dei ricorsi; Semplificazione dei riti civili; Servizi di comunicazione; Servizi di informazione; Telecomunicazioni; Tutela dei lavoratori; Videosorveglianza; Vigilanza privata.

La decima edizione del Codice della Privacy tiene conto dell’importante riforma comunitaria che la Commissione europea ha avviato nel lontano gennaio 2012 formalizzando il c.d. “Pacchetto protezione dati” con lo scopo di garantire un quadro coerente ed un sistema complessivamente armonizzato in materia nell’Ue e che in data 4 maggio 2016 ha, finalmente, visto la luce.

In tale data – dopo una lunga gestazione e un dibattuto iter formativo in sede comunitaria – sono stati, infatti, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) i seguenti testi normativi:

– Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati);

– Direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio.

Il Regolamento sarà vigente 20 giorni dopo la pubblicazione in GUUE, per diventare definitivamente applicabile in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal 25 maggio 2018, quando dovrà essere garantito il perfetto allineamento fra la normativa nazionale e le disposizioni del Regolamento.

La Direttiva, invece, sarà vigente dal 5 maggio 2016, e da qual momento impegnerà gli Stati membri a recepire le sue disposizioni nel diritto nazionale entro 2 anni.

Da segnalare, fra le novità introdotte, ex multis:
– il riconoscimento esplicito del diritto all’oblio (art. 17);
– diritto alla portabilità dei dati (art. 20);
– la valutazione di impatto sulla protezione dei dati (art. 35);
– la nuova figura soggettiva del responsabile della protezione dei dati (art. 37), c.d. Data Protection Officer (DPO);
– il nuovo principio dell’attribuzione di competenza all’autorità di controllo capofila (artt. 56-60), c.d. one stop shop.

Il presente Codice – di sicuro interesse per Data Protection Officer, Giuristi di Impresa, Avvocati, Magistrati, Notai, Docenti Universitari, studenti di materie giuridiche ed appassionati della materia – è aggiornato alla G.U. n. 122 del 26 maggio 2016.

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